Trattamento dell’infertilità: le opzioni disponibili

4 luglio 2023

L' infertilità è una questione complessa che colpisce molte coppie in tutto il mondo. Fortunatamente oggigiorno ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili per affrontare questa sfida emotivamente e fisicamente provante.

In questo articolo esploreremo alcune delle opzioni più comuni per il trattamento dell'infertilità , che vanno dalle operazioni chirurgiche fino alla riproduzione assistita. Continua a leggere per saperne di più sulle possibilità che hai se stai cercando di superare l'ostacolo dell'infertilità per realizzare il tuo sogno di diventare genitore.

Chirurgia laparoscopica

Nel 25-35% dei casi di infertilità femminile la causa è da ricondursi ad alterazioni morfo-funzionali delle tube di Falloppio . Se tali alterazioni sono di lievi entità la chirurgia laparoscopica può essere una soluzione efficace. Questo tipo di intervento chirurgico mira a riparare o rimuovere le tube danneggiate per ripristinare la loro funzionalità. I tassi di successo sono generalmente alti, con una percentuale di gravidanza che varia dal 50% al 65% entro 12-18 mesi.

Inseminazione intrauterina

L' inseminazione intrauterina è un trattamento molto comune per l'infertilità e coinvolge l' introduzione di sperma direttamente nell'utero della donna . Prima dell'inseminazione lo sperma viene preparato e selezionato per aumentare le probabilità di successo. Questo trattamento viene spesso impiegato per affrontare problemi di fertilità legati alla qualità dello sperma o per coppie con difficoltà a concepire naturalmente . L'inseminazione intrauterina offre una soluzione meno invasiva rispetto ad altre opzioni di trattamento e può essere combinata con l'uso di farmaci per stimolare l'ovulazione.

Fecondazione in vitro (FIVET)

La fecondazione in vitro (FIVET) è una delle tecniche di riproduzione assistita più conosciute ed efficaci per il trattamento dell'infertilità. Questo processo coinvolge la stimolazione ormonale delle ovaie per produrre più ovociti, i quali vengono poi prelevati e fecondati in laboratorio utilizzando lo sperma del partner o di un donatore. Dopo la fecondazione gli embrioni risultanti vengono trasferiti nell'utero della donna. La FIVET offre un'opportunità per superare una vasta gamma di problemi di fertilità, tra cui l'infertilità tubarica e la qualità dello sperma ridotta.

Inseminazione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI

L' inseminazione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) è una tecnica di fecondazione in vitro che viene adoperata quando ci sono problemi di fertilità maschile significativi, come bassa concentrazione o ridotta motilità degli spermatozoi . In questo processo uno spermatozoo viene selezionato e iniettato direttamente nell'ovocita per migliorare le probabilità di fecondazione. L'ICSI offre un'opzione efficace per le coppie che potrebbero altrimenti avere difficoltà a concepire naturalmente a causa di problemi di fertilità maschile.

Altre cure per l'infertilità

Oltre ai trattamenti sopramenzionati ci sono anche altre opzioni disponibili per il trattamento dell'infertilità; tra queste vi sono, per esempio:


  • le terapie farmacologiche , che possono essere utilizzate per stimolare l'ovulazione o migliorare la salute riproduttiva generale;
  • gli interventi chirurgici , necessari per correggere anomalie anatomiche che influiscono sulla fertilità;
  • le tecniche di riproduzione assistita come la fecondazione in vitro, che rappresentano un'ottima soluzione per molte coppie che cercano di superare l'infertilità.

La scelta del metodo più adatto per trattare l'infertilità dipende da vari fattori, tra cui la causa dell'infertilità stessa, l'età dell'individuo e le preferenze personali della coppia. In ogni caso è di fondamentale importanza consultare un medico specialista in fertilità al fine di ottenere una valutazione completa e una consulenza personalizzata.

Autore: 1119bac1_user 6 giugno 2024
L'endometriosi è una condizione medica in cui il tessuto che riveste l'interno dell'utero, chiamato endometrio, cresce al di fuori della cavità uterina. Questo tessuto può trovarsi su ovaie, tube di Falloppio, tessuto che riveste il bacino e, in rari casi, in altre parti del corpo. Nonostante si trovi in posizioni anomale, il tessuto endometriale continua a comportarsi come farebbe normalmente: si ispessisce, si rompe e sanguina ad ogni ciclo mestruale. Tuttavia, poiché questo sangue non ha modo di fuoriuscire dal corpo, provoca infiammazione, dolore e formazione di tessuto cicatriziale. L'endometriosi colpisce milioni di donne in tutto il mondo e può manifestarsi con sintomi variabili, che vanno dal dolore pelvico cronico al dolore durante i rapporti sessuali, dolori mestruali intensi, problemi intestinali o urinari e, in alcuni casi, infertilità. La gravità dei sintomi non è necessariamente correlata all'estensione della malattia; alcune donne con endometriosi severa possono avere sintomi lievi, mentre altre con forme lievi possono sperimentare dolore intenso. La diagnosi di endometriosi può essere complessa e spesso ritardata, poiché i sintomi possono essere confusi con altre condizioni mediche. La laparoscopia è il metodo più sicuro per confermare la diagnosi, permettendo al medico di visualizzare direttamente la presenza di tessuto endometriale al di fuori dell'utero. Il trattamento dell'endometriosi varia a seconda della gravità dei sintomi e del desiderio di fertilità della paziente. Le opzioni terapeutiche includono farmaci antidolorifici, terapia ormonale per ridurre o eliminare le mestruazioni e, nei casi più gravi, interventi chirurgici per rimuovere il tessuto endometriale. In alcuni casi, una combinazione di trattamenti può essere necessaria per gestire efficacemente la condizione.  Non esiste una cura definitiva per l'endometriosi, ma i trattamenti disponibili possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle donne affette. La ricerca continua a progredire per comprendere meglio le cause dell'endometriosi e sviluppare nuove terapie per questa complessa condizione.
6 giugno 2024
L'isteroscopia è una procedura medica che consente di esaminare l'interno dell'utero. Utilizzando uno strumento chiamato isteroscopio, un tubo sottile e flessibile con una telecamera all'estremità, i medici possono visualizzare in tempo reale l'utero su uno schermo. Questa procedura può essere utilizzata sia per scopi diagnostici che operativi. L'isteroscopia diagnostica serve per individuare problemi come sanguinamenti anomali, fibromi, polipi o malformazioni congenite. Di solito viene eseguita in regime ambulatoriale senza necessità di anestesia generale. L'isteroscopia operativa, invece, viene impiegata per trattare le problematiche rilevate, come la rimozione di polipi o fibromi, la resezione del setto uterino o la correzione di aderenze. In questo caso, potrebbe essere necessaria l'anestesia generale e l'intervento potrebbe richiedere un contesto ospedaliero. L'isteroscopia è raccomandata in diverse situazioni, ad esempio in presenza di sanguinamenti uterini anomali, infertilità inspiegata, aborti ripetuti, per la rimozione di polipi o fibromi e per la diagnosi di anomalie congenite dell'utero. Può anche essere utilizzata per valutare la presenza di aderenze intrauterine, note come sindrome di Asherman. Prima della procedura, il medico fornisce istruzioni specifiche, come evitare di mangiare o bere per alcune ore se è prevista anestesia, assumere farmaci per dilatare la cervice e informare su eventuali allergie o condizioni mediche preesistenti. Durante l'isteroscopia, la paziente viene posizionata come per un esame pelvico e l'isteroscopio viene inserito delicatamente attraverso la cervice nell'utero. Per migliorare la visibilità, la cavità uterina può essere distesa con una soluzione salina o anidride carbonica. Le immagini catturate dalla telecamera vengono visualizzate su un monitor, permettendo al medico di esaminare l'interno dell'utero e di eseguire eventuali interventi.  Sebbene l'isteroscopia sia generalmente sicura, comporta alcuni rischi, come infezioni, lesioni alla cervice o all'utero, e raramente, reazioni avverse all'anestesia. Dopo la procedura, è possibile che la paziente avverta lievi crampi o perdite ematiche, che tendono a risolversi nel giro di pochi giorni.
6 giugno 2024
SOFFRI DI SECCHEZZA E IRRITAZIONE, PRURITO INTIMO, DOLORE DURANTE I RAPPORTI E HAI DIFFICOLTÀ NELLA MINZIONE?
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